T-Light: l’antenna “intelligente” per le smart city

Le antenne per la telefonia mobile sono spesso considerate un pugno nell’occhio, una presenza ingombrante e poco piacevole nei nostri paesaggi. Ma se le antenne potessero essere belle e quasi invisibili? È questa la sfida che si è posta Towerlend, una giovane azienda senese nata nel 2018. Towerlend progetta e costruisce antenne e strutture di nicchia customizzate per i giganti della telefonia. L’azienda ha già depositato quattro brevetti, due a livello nazionale e due a livello europeo. Le sue soluzioni utilizzano meno materiali rispetto alle antenne standard, sono più veloci da installare e possono ospitare più operatori all’interno di un’unica struttura. Fondata nel 2018 da Alvaro Gjeci, Towerlend ha già depositato quattro brevetti, due nazionali e due europei. Le sue antenne utilizzano il 15% in meno di metallo rispetto a quelle standard e si installano in media il 18% più velocemente.
Verso la smart city
Ma Towerlend guarda al futuro. L’azienda sta sviluppando una nuova antenna, la T-Light, che sarà un vero e proprio concentrato di tecnologia: telecamere, reti di connessione, sistemi per il rilevamento dei cambiamenti climatici e domotica. Il tutto in un palo elegante che ricorda un lampione, che si integrerà perfettamente nel tessuto urbano. L’azienda è impegnata anche nella sostenibilità ambientale. Le sue antenne sono progettate per essere efficienti dal punto di vista energetico e per minimizzare l’impatto visivo sul territorio.
Il commento
Alvaro Gjeci, l’amministratore delegato di Towerlend, ha dichiarato: “Le sfide che ci porteranno nel futuro delle nostre città sono moltissime”, conclude il founder. “Il nostro compito è quello di ridurre al minimo gli spazi occupati dai chip e dalle tecnologie che usiamo per rendere sempre più intelligenti le strutture. Dovevamo scegliere se vivere nella luce dell’altruismo creativo o nel buio dell’egoismo distruttivo. Abbiamo scelto di lavorare per migliorare l’estetica delle telecomunicazioni”.