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Finanza straordinaria: alternativa sempre più valida al credito bancario

 Finanza straordinaria: alternativa sempre più valida al credito bancario

Stefano Grassetti, specialist AC Finance

Le PMI italiane stanno vivendo un vero e proprio cambiamento epocale in merito al ricorso al credito. Fino a pochi anni fa, le banche erano i principali partner di riferimento per il finanziamento aziendale; oggi, però, il panorama è completamente cambiato. Sempre più imprenditori si mostrano inclini a esplorare modalità di finanziamento alternative, optando per operazioni di finanza straordinaria e lamentando un crescente distacco dalle banche tradizionali. A cosa è dovuto questo cambio di rotta? Da un lato, le profonde ristrutturazioni aziendali che hanno trasformato il settore bancario, dall’altro, la progressiva scomparsa delle banche locali, un tempo pilastri dell’economia territoriale. Anche la chiusura capillare degli sportelli bancari, la stretta creditizia e le politiche adottate per spingere i clienti verso una gestione autonoma delle operazioni hanno contribuito a creare questo divario.

L’analisi

Dal 2010, infatti, gli istituti di credito hanno puntato su una riduzione dei costi operativi, allontanando i clienti dalle filiali. Di conseguenza, si sono perse le preziose occasioni di contatto che un tempo caratterizzavano il rapporto banca-cliente. Oggi, molti clienti – siano essi privati o aziende – non conoscono nemmeno il nome del direttore della filiale o del loro gestore, e questi ultimi, a loro volta, conoscono poco della loro clientela. Tale disconnessione rappresenta un ostacolo grave, soprattutto nel comparto creditizio, dove la conoscenza approfondita delle caratteristiche, dei prodotti e dei processi aziendali dei clienti è sempre stata fondamentale per offrire un servizio di valore. Questa distanza rende quindi comprensibile il crescente interesse degli imprenditori verso forme alternative di finanziamento, soprattutto quando assistiti da un advisor qualificato e sempre reperibile.

Il ruolo del professionista

Un professionista che, all’interno delle “praterie” non ancora presidiate dalle banche tradizionali, possa identificare il contesto ideale per fornire una consulenza integrata e sostenere l’impresa anche oltre il mero finanziamento. Strumenti come minibond, crowdfunding, finanza agevolata e altri mezzi, un tempo appannaggio esclusivo di grandi imprese, stanno entrando sempre più a far parte del ventaglio di opzioni a disposizione delle PMI italiane, sostenendone lo sviluppo economico e finanziario.

L’analisi di Stefano Grassetti, specialist AC Finance Spa

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Redazione Corporate Community

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