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Il ruolo delle società di intermediazione creditizia

 Il ruolo delle società di intermediazione creditizia

L’analisi di Fabrizio Vigorita di Extracredit.

In un contesto socio-economico in continua evoluzione, l’accesso al credito è diventato un tema centrale per la sopravvivenza e la crescita delle imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni (PMI). Le difficoltà economiche globali, acuite dagli effetti della pandemia e delle crisi geopolitiche, hanno portato a un irrigidimento delle politiche di prestito da parte delle banche tradizionali. In questo scenario, le società di intermediazione creditizia stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante, offrendo nuove opportunità per il finanziamento d’impresa, sia attraverso l’innovazione fintech che mediante la finanza tradizionale.

Il contesto

Oggi le PMI si trovano di fronte a numerose sfide: dalla riduzione dei margini di profitto all’aumento dei costi operativi, passando per la difficoltà di accesso ai finanziamenti. Le banche tradizionali, a seguito delle normative più stringenti in tema di rischio e liquidità, stanno riducendo la loro esposizione nei confronti delle imprese più piccole, considerate a rischio più elevato. Questo fenomeno ha sollevato una domanda crescente di credito alternativo, che può essere soddisfatta da nuovi attori come le società di intermediazione creditizia. Queste società offrono alle imprese una via alternativa al finanziamento, sfruttando tecnologie all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei big data, per valutare il rischio e prendere decisioni rapide sui prestiti. Ma le implicazioni di questa nuova offerta di credito vanno oltre la mera disponibilità di fondi: si tratta di un cambiamento strutturale nel modo in cui le imprese possono accedere al capitale necessario per innovare, crescere e competere.

Il Ruolo Chiave delle Società di Intermediazione Creditizia

Le società di intermediazione creditizia si collocano tra le imprese richiedenti credito e le istituzioni finanziarie, agevolando l’accesso a fondi che altrimenti sarebbero difficili da ottenere. A differenza delle banche, che seguono processi decisionali spesso lenti e rigidi, queste società possono offrire maggiore flessibilità e velocità, adattandosi rapidamente alle esigenze di mercato. C’è una differenza sostanziale tra le società di intermediazione che operano come enti indipendenti e quelle che fanno parte di un gruppo di finanza aziendale solida e diversificata. Le prime possono offrire una gamma più ampia di soluzioni personalizzate, ma spesso si concentrano su nicchie specifiche di mercato. Le seconde, grazie alla loro solidità finanziaria e alle risorse diversificate, sono in grado di fornire soluzioni di credito più strutturate e complesse, garantendo anche maggiore stabilità nei rapporti a lungo termine.

Dal settore fintech alla finanza tradizionale 

L’avvento del fintech ha rivoluzionato il settore del credito, introducendo modelli innovativi come il peer-to-peer lending, il crowdfunding e l’embedded finance. Le società di intermediazione creditizia stanno sfruttando queste tecnologie per migliorare i processi di valutazione del rischio e offrire soluzioni di finanziamento più flessibili e accessibili alle PMI. Tuttavia, mentre il fintech offre indubbi vantaggi in termini di velocità e accessibilità, non è privo di rischi. L’assenza di una regolamentazione chiara in alcuni ambiti potrebbe portare a situazioni di sovraindebitamento o a un aumento della volatilità nel mercato del credito. D’altro canto, le società legate alla finanza tradizionale, pur beneficiando di una maggiore regolamentazione, possono risultare più lente nell’adozione di tecnologie innovative, perdendo così opportunità di crescita.

Gli impatti sulle Pmi

Nel breve termine, le nuove forme di credito offrono alle PMI un’ancora di salvezza, consentendo loro di sopravvivere in periodi di incertezza economica. Tuttavia, nel lungo termine, l’accesso a questi strumenti finanziari potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui le imprese pianificano i loro investimenti. Un accesso più facile e rapido al capitale potrebbe spingere le PMI a prendere decisioni più audaci in termini di crescita e innovazione, riducendo la dipendenza dalle banche tradizionali e aprendo la strada a una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento.

Le opportunità

Offrire nuovo credito in questo contesto presenta sia vantaggi che potenziali rischi. Da un lato, le PMI possono accedere a fondi vitali per lo sviluppo e l’espansione, migliorando la loro competitività. Dall’altro lato, la crescente dipendenza da attori non tradizionali potrebbe esporre le imprese a tassi di interesse più elevati o a condizioni meno favorevoli rispetto a quelle bancarie. È fondamentale, quindi, che le imprese valutino attentamente le diverse opzioni a loro disposizione, cercando il giusto equilibrio tra rischio e opportunità.

Le raccomandazioni 

Per navigare con successo in questo nuovo panorama del credito, le PMI dovrebbero considerare alcune strategie chiave:

1. Diversificare le fonti di finanziamento: Non affidarsi esclusivamente a una singola fonte di credito, ma esplorare sia le opportunità offerte dalle banche tradizionali che quelle proposte dai nuovi attori fintech.

2. Adottare soluzioni tecnologiche avanzate: Le tecnologie fintech possono aiutare le imprese a migliorare la loro capacità di gestione finanziaria, dalla pianificazione dei flussi di cassa alla valutazione del rischio.

3. Valutare attentamente il costo del credito: È essenziale che le imprese confrontino attentamente le condizioni offerte dalle diverse società di intermediazione, per evitare di pagare tassi troppo elevati o accettare condizioni svantaggiose.

4. Investire nella gestione del rischio: Le PMI dovrebbero sviluppare una solida strategia di gestione del rischio per garantire la loro sostenibilità a lungo termine, specialmente se intendono affidarsi a forme di finanziamento non tradizionali.

Lo scenario 

In un’epoca di grandi cambiamenti socio-economici, l’accesso al credito per le PMI sta attraversando una profonda trasformazione. Le società di intermediazione creditizia, sia tradizionali che fintech, rappresentano un’alternativa valida alle banche, offrendo opportunità di crescita e sviluppo in un mercato sempre più competitivo. Tuttavia, le imprese devono essere pronte a gestire con attenzione i rischi e le opportunità che derivano da questa nuova realtà, adottando strategie lungimiranti per garantire la loro crescita e sostenibilità nel lungo termine. In questo scenario in evoluzione, il ruolo delle società di intermediazione creditizia sarà fondamentale per costruire un ponte tra l’innovazione tecnologica e la finanza tradizionale, aiutando le imprese a navigare con successo il futuro del credito.

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Redazione Corporate Community

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