6 convinzioni chiave per una leadership che ispira il cambiamento

Antonella Villa, business coach e fondatrice di CLO Center
In modo sintetico, oggi ti parlerò delle POTENTI CONVINZIONI che, in ambito organizzativo, possono sostenere o compromettere una buona LEADERSHIP. Se vuoi essere capace di far accadere le cose e di guidare il tuo Team verso la realizzazione di una visione, senza necessariamente dover spiegare e dirigere ogni cosa, ma semplicemente motivando le persone che coabitano il tuo contesto lavorativo, fai tuoi questi 6 concetti chiave.
3 TO DO (3 convinzioni da acquisire)
1. Nelle aziende esistono i conflitti. I conflitti fanno parte fisiologicamente delle organizzazioni. Pensare che in un’azienda sana non debbano esistere conflitti è controproducente e preclude l’evoluzione del sistema. Esattamente come le persone, le organizzazioni sono sistemi di relazione. E ogni relazione comporta pluralità, divergenze e desiderio di affermazione. Se ci sono conflitti significa che c’è relazione, dialogo, scambio, contaminazione e crescita. Senza conflitti non esiterebbe l’organizzazione (sistema relazionale >>> sistema conflittuale).
2. I conflitti non necessariamente sono sbagliati, così come non necessariamente lo sono le parti che li generano. Ogni conflitto e ogni parte coinvolta nel conflitto ha una sua funzione specifica. Identificare queste funzioni è la conditio per incentivare e generare la collaborazione tra le parti, nell’evoluzione verso la risoluzione. I conflitti sono generativi perché permettono di partire da singole e specifiche posizioni che si manifestano. Il vero rischio è dunque l’accordo apparente che nega l’opportunità generativa che offre lo scambio di punti di vista parziali e il riconoscimento reciproco di un’utilità specifica per il sistema. Per annullare tali rischi, occorre quindi identificare le funzioni utili e irrinunciabili delle parti (cosa sentono di dover difendere? cosa sentono di poter ottenere?).
3. Per risolvere i conflitti è necessario superare e abbattere le consuetudini e i pregiudizi di ciascuno. Questi ostacoli sabotano le risorse e precludono l’out of the box. Riconoscerli consente a ciascuno di aggirarli, offrendo una serie di risorse che nemmeno si pensava di avere. Queste barriere mentali spesso sono quelle che ingigantiscono – diventando quindi rischi – la disapprovazione o l’essere voce fuori dal coro. Rappresentano perciò il cortocircuito che produce la contrapposizione sterile o di principio. Riconoscere il rischio rappresentato dalla convenienza sociale e ciò che permette il superamento e l’evoluzione.
3 NOT TO DO (3 convinzioni da abbandonare)
1. Le migliori performance si ottengono dai migliori. Falso! E’ l’ambiente il principale fattore determinante perché la maggior parte delle persone faccia la differenza. Un ambiente sano, in cui poter lavorare e cooperare, rappresenta il miglior campo all’interno del quale ogni individuo può esprimere il suo potenziale al meglio. In un ambiente sicuro, non esistono i migliori in assoluto. Ciascuno diventa il migliore contributore: è questo che alimenta e rafforza la performance aziendale.
2. La fiducia in sè stessi è sufficiente per avere una buona leadership e per ottenere un’ottima performance. Falso! Non basta avere una buona dose di fiducia in chi si è e cosa si fa. Se non si ha una reciproca conoscenza delle vulnerabilità (proprie e degli altri) non può esistere una Fiducia Diffusa. Condizione indispensabile per la cooperazione nell’organizzazione (se mi fido di me ma non di te, e viceversa, non può esserci relazione e può generarsi quindi solo una contrapposizione). Conoscere le reciproche vulnerabilità consente di avere grande controllo nelle diverse situazioni. Bisogna in qualche modo imparare l’arte di essere fragili, accogliendo quindi le parti vulnerabili come doni, come valore della nostra umanità e della nostra unicità.
3. Il conflitto è la manifestazione imbarazzante della mancanza di professionalità e di competenza. Falso! Il conflitto è sempre un valore e testimonia il desiderio di contribuire e sentirsi sicuri (vedi concetti sopra)
Ti aspetto nei commenti per dialogare insieme, sviluppare appartenenza e condivisione.
Antonella Villa, business coach e fondatrice di CLO Center