Formazione o finzione? La sicurezza sbagliata costa cara

Un infortunio non è solo un problema umano, ma un danno economico enorme.
Un infortunio sul lavoro non rappresenta mai soltanto una tragedia personale: è un terremoto che scuote in profondità la stabilità economica di un’impresa. Secondo i dati INAIL, in Italia ogni anno si registrano oltre 500.000 denunce di infortunio e più di 1.000 casi mortali. Il costo medio di un singolo incidente supera i 64.000 euro, di cui almeno il 20% pesa direttamente sul datore di lavoro: fermo produttivo, premi assicurativi più alti, spese legali e danni reputazionali. In poche parole, un solo evento può azzerare i margini di un intero esercizio.
La falsa sicurezza della formazione “di facciata”
Il paradosso è che gran parte di queste perdite nasce da un errore di impostazione: considerare la formazione sulla sicurezza come una pratica burocratica da sbrigare. Troppo spesso ci si limita a “fare il corso”, accumulando attestati senza preoccuparsi della reale efficacia. Con il Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025, questo approccio diventa un boomerang. Il legislatore richiede infatti la verifica annuale dell’apprendimento con metodologie attive, osservabili e tracciabili. Non basta più un registro firme: in caso di infortunio, datore di lavoro e dirigenti devono dimostrare che la formazione ha prodotto risultati concreti.
“Il vero rischio per un imprenditore non è solo l’infortunio, ma non poter dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitarlo.”
– Daniele Sarselli, CEO Edugames | Sicurezza 3D
Gamification e Serious Game: la nuova frontiera della formazione efficace
Il problema, quindi, non è “fare formazione”, ma formare bene e dimostrarlo. Qui entra in gioco un nuovo paradigma: la gamification applicata alla sicurezza sul lavoro. I Serious Game – come le esperienze immersive di Sicurezza100% o i format Safety Day – trasformano l’apprendimento in un processo concreto e misurabile. Ogni sessione produce dati reali: risposte corrette, errori ricorrenti, tempi di reazione. Da qui nascono report dettagliati che evidenziano il livello di comprensione dei lavoratori e le aree più critiche. Inoltre, i video 3D e i pannelli interattivi mantengono viva l’attenzione nel tempo, creando un presidio formativo continuo e verificabile.
Perché investire conviene: sicurezza come valore economico
Il valore economico è evidente: secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, ogni 1 euro investito in prevenzione può generare fino a 5 euro di risparmi indiretti.
I benefici concreti sono molteplici:
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riduzione dei premi INAIL,
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taglio dei costi di fermo impianto,
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prevenzione di contenziosi,
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miglioramento del clima interno,
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rafforzamento della reputazione aziendale.
Al contrario, la “formazione finta” è un costo occulto che esplode al primo incidente, con conseguenze devastanti.
La vera domanda per le imprese: puoi dimostrare che la tua formazione funziona?
Per gli imprenditori, soprattutto nelle PMI, la domanda non è più:
“Hai fatto il corso?”
ma:
“Puoi dimostrare che la tua formazione ha funzionato?”
La differenza tra un investimento e un costo sta tutta qui. Ed è la stessa differenza che separa:
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la sopravvivenza dall’insolvenza,
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la responsabilità penale dalla tutela,
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la finzione dall’efficacia.