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Come cambia il Crowdfunding? Le nuove direttive della Banca d’Italia

 Come cambia il Crowdfunding? Le nuove direttive della Banca d’Italia

Con l’emanazione delle Disposizioni della Banca d’Italia del 6 maggio scorso, si segna la conclusione di una fase cruciale nella regolamentazione dei fornitori di servizi di crowdfunding in Italia. Le novità sono state analizzate in un articolo pubblicato su monitorimmobiliare.it. Questo percorso normativo ha avuto inizio con il decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 30, che ha modificato il Testo Unico della Finanza per adeguarsi al Regolamento (UE) 2020/1503, e si è poi sviluppato ulteriormente con la Delibera Consob n. 22720 del 1° giugno 2023. A partire dall’11 novembre 2023, possono operare nel territorio italiano esclusivamente i fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese che abbiano ottenuto l’autorizzazione e siano iscritti nel Registro appositamente gestito dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA). Questo rappresenta il culmine del processo di trasformazione dei portali di crowdfunding da semplici strumenti digitali online a veri e propri soggetti dell’intermediazione finanziaria regolamentata. La struttura normativa si basa su un approccio tradizionale. La Consob e la Banca d’Italia si dividono le responsabilità, con la prima incaricata della trasparenza, della correttezza dei comportamenti e della gestione dei conflitti d’interesse, mentre alla seconda spettano il contenimento del rischio, la stabilità patrimoniale e la gestione prudente. Anche l’assegnazione dell’autorizzazione iniziale segue questa suddivisione, con la Banca d’Italia responsabile per banche, istituti di pagamento e intermediari finanziari già sottoposti a vigilanza, mentre la Consob si occupa degli altri operatori, inclusi i nuovi operatori specializzati.

La Banca d’Italia

La Banca d’Italia, in linea con il suo ruolo di ente di vigilanza sugli intermediari, si impegna a garantire il rispetto degli obblighi di adeguata capitalizzazione, di gestione del rischio e di governance. Le nuove disposizioni della Banca d’Italia, pubblicate dopo una consultazione minima, seguono questa logica e riguardano le comunicazioni alle Autorità sulla fornitura dei servizi e sui requisiti di onorabilità e idoneità dei partecipanti al capitale e degli esponenti, sottoposti alla procedura di valutazione standard valida per tutti gli intermediari. Tuttavia, resta da vedere come saranno effettuati i successivi controlli di vigilanza. È probabile che si utilizzino controlli a distanza continui e ispezioni periodiche o straordinarie per garantire il rispetto delle disposizioni normative. La fase ispettiva potrebbe portare a provvedimenti correttivi in caso di carenze accertate, sanzioni e, in casi estremi, alla revoca dell’autorizzazione. Questo quadro normativo assume particolare rilevanza nel settore immobiliare, soprattutto considerando lo sviluppo significativo del crowdfunding immobiliare. Questa modalità di finanziamento si distingue per il suo supporto ai progetti immobiliari, offrendo agli investitori una connessione diretta con progetti specifici, con un investimento iniziale contenuto, una data di chiusura predeterminata e informazioni dettagliate disponibili costantemente.

Le novità

Il crowdfunding immobiliare offre un’alternativa rapida al finanziamento tradizionale attraverso le banche, consentendo una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento e aumentando la visibilità dei progetti e delle imprese coinvolte. Questo fenomeno non solo arricchisce gli strumenti finanziari disponibili per le iniziative immobiliari, ma dimostra anche come la tecnologia possa stimolare lo sviluppo attraverso l’innovazione. In conclusione, la comunità del settore immobiliare dovrebbe accogliere con favore il crowdfunding, poiché non solo amplia le opportunità di finanziamento, ma evidenzia anche il ruolo chiave della tecnologia nel promuovere lo sviluppo economico.

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Redazione Corporate Community

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