Astradyne raccoglie 2 mln di euro per Solar-Z

La space tech italiana Astradyne ha annunciato la chiusura di un round di investimento seed da 2 milioni di euro, finalizzato ad accelerare lo sviluppo di Solar-Z, un innovativo pannello solare ultraleggero progettato per applicazioni spaziali. L’operazione è stata guidata da Primo Capital (in foto Antonio Concolino, amministratore delegato di Primo Capital SGR) tramite il fondo Primo Space, il primo veicolo di venture capital interamente dedicato alla Space Economy nell’Unione Europea. Al round hanno partecipato anche Galaxia, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per l’Aerospazio, il fondo Eureka! Fund I – Technology Transfer, il fondo di co-investimento Puglia gestito da Eureka! Venture SGR e Obloo Ventures, già presente nel round pre-seed.
Astradyne: energia spaziale più leggera, efficiente e accessibile
Fondata nel 2021, Astradyne sviluppa soluzioni fotovoltaiche di nuova generazione pensate per la New Space Economy, con l’obiettivo di ridurre i costi di lancio e aumentare le performance dei satelliti.
“Il nostro obiettivo è fornire sistemi di generazione di energia nello spazio più leggeri, più economici e più rapidi da ottenere, risolvendo i principali colli di bottiglia delle tecnologie fotovoltaiche attualmente utilizzate in orbita,” ha dichiarato Davide Vittori, CEO di Astradyne.
Grazie a questo round, l’azienda punta a raggiungere il Technology Readiness Level 9 (TRL 9) per Solar-Z, completare i test in orbita su satelliti in Low Earth Orbit (LEO) e stringere accordi strategici con produttori e integratori satellitari. Parallelamente, Astradyne sta sviluppando Solar-Y, una linea complementare per applicazioni terrestri avanzate in edilizia, agricoltura e sistemi energetici mobili.
Investitori e visione strategica
L’investimento è stato motivato dalla forte fiducia nel team e nella tecnologia Astradyne.
- Matteo Cascinari, General Partner di Primo Space Fund, ha dichiarato:
“Astradyne è una realtà estremamente promettente, con un team di eccellenza e una visione chiara di prodotto e mercato. Questo investimento arricchisce un portafoglio diversificato che copre quasi tutti i campi della Space Economy in Italia ed Europa.”
- Claudia Pingue, Responsabile del Fondo Tech Transfer di CDP Venture Capital, ha aggiunto:
“Siamo orgogliosi di rinnovare la nostra fiducia in Astradyne, certi che la loro tecnologia contribuirà a rendere i sistemi satellitari più efficienti, sostenibili e accessibili.”
- Massimo Gentili, Partner di Eureka! Fund, ha sottolineato:
“La capacità di Astradyne di impiegare materiali innovativi e ultraleggeri per applicazioni spaziali rappresenta un chiaro vantaggio competitivo rispetto alle soluzioni oggi disponibili sul mercato.”
Astradyne tra spazio e Terra
Oltre al percorso di qualificazione in orbita, Astradyne sta esplorando applicazioni terrestri delle sue tecnologie, adattando il know-how sviluppato per l’ambiente spaziale a nuovi contesti dinamici sulla Terra. L’obiettivo è ripensare la produzione di energia in settori dove leggerezza, efficienza e trasportabilità sono cruciali. L’azienda ha completato il percorso di incubazione presso I3P – Incubatore del Politecnico di Torino e ha partecipato al programma ESA BIC Turin, promosso da Agenzia Spaziale Europea (ESA), Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Politecnico di Torino.
La Space Economy italiana accelera
Con questo round, Astradyne si conferma una delle startup italiane più promettenti della Space Economy, un settore in rapida crescita che unisce ricerca avanzata, innovazione tecnologica e nuove opportunità di business a livello globale. L’operazione dimostra come Italia ed Europa stiano rafforzando la propria posizione strategica nello sviluppo di tecnologie spaziali, puntando su startup capaci di portare sul mercato soluzioni ad alto impatto.