Debt restructuring: un approccio multidisciplinare per le imprese

Stefano Grassetti, specialist AC Finance
Affrontare un grave momento di crisi aziendale rappresenta di certo una delle sfide più complesse nella vita di un imprenditore, un bivio di fronte al quale scegliere la strategia più opportuna per salvaguardare impresa e patrimonio personale. “La crisi va vista come un momento di riflessione strategica, non solo come un problema da risolvere. È un’occasione per rivedere il modello di business e creare un’azienda più forte e più competitiva”, sottolinea Stefano Grassetti, specialista di AC Finance.
Il punto
Un valido processo di ristrutturazione del debito che sappia conciliare l’utilizzo delle norme e degli strumenti di legge con approcci relazionali e di mediazione può diventare un asso nella manica dell’imprenditore. “Una ristrutturazione efficace parte da un’analisi profonda dell’intera struttura finanziaria e della sua sostenibilità. È essenziale comprendere che una mera riduzione del debito spesso non è sufficiente se non accompagnata da una strategia di rilancio aziendale”, osserva Grassetti. Accompagnare le tradizionali strategie di debt restructuring con un piano di riorganizzazione generale della gestione aziendale che preveda interventi su tutte le aree di attività, dalla produzione, alla supply chain, dalla gestione del personale alle strategie commerciali, fino alla comunicazione e al marketing permette all’azienda di cogliere le opportunità di rilancio e di rinnovamento che altrimenti resterebbero non esplorate. “La ristrutturazione deve abbracciare un approccio olistico: significa rivedere l’operatività in ottica di efficienza, innovazione e nuove opportunità di mercato. Solo così si può sperare in una ripartenza solida”, aggiunge Grassetti. L’assistenza di un team multidisciplinare che copra il fabbisogno informativo dell’imprenditore dal punto di vista legale, finanziario, commerciale, strategico e fiscale e che sia caratterizzato da spiccate doti relazionali e capacità di negoziazione risulta quindi fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Grassetti evidenzia: “Il team deve poter contare su competenze diverse e complementari, perché il processo di ristrutturazione non è solo finanziario, ma richiede visione strategica, conoscenza del mercato, e capacità di negoziare accordi che portino valore per tutte le parti coinvolte”.
Il ruolo di un advisor
Compito di un bravo advisor è quello di trasformare un evento negativo in un momento di reale opportunità di aggiornamento e crescita affiancando imprenditori e manager lungo un percorso indubbiamente impervio e complesso accompagnandoli attraverso la “burrasca di Schumpeter” verso una vera e propria distruzione creativa di strutture aziendali obsolete. “La crisi è spesso l’innesco di un processo di trasformazione che porta con sé innovazione. Bisogna imparare a vedere i segni di cambiamento e non temerli, ma piuttosto cavalcarli con determinazione,” conclude Grassetti.