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Transizione 5.0: perché è fondamentale per le PMI?

 Transizione 5.0: perché è fondamentale per le PMI?

Il Piano Transizione 5.0, complementare al Piano Transizione 4.0, rappresenta un tassello chiave all’interno di una strategia più ampia volta a supportare le imprese italiane nel loro percorso di trasformazione digitale ed energetica. Con una dotazione finanziaria complessiva pari a 6,3 miliardi di euro, il piano mira a rispondere alle sfide poste dalle transizioni tecnologiche e sostenibili, favorendo la modernizzazione dei processi produttivi delle imprese. Tra i punti qualificanti del piano, il credito d’imposta è concesso solo a condizione che si ottenga una riduzione misurabile dei consumi energetici: almeno il 3% per l’intera struttura produttiva o il 5% per il singolo processo interessato dagli investimenti. Per garantire tali risultati, il piano incentiva investimenti in beni materiali e immateriali, in grado di migliorare la competitività e l’efficienza tecnologica delle aziende.

Danilo Broggi, esperto di innovazione e transizione industriale, commenta: “Il Piano Transizione 5.0 è sicuramente un’iniziativa che va nella giusta direzione. Tuttavia, per ottenere un impatto significativo, è fondamentale garantire continuità nel medio-lungo periodo e assicurare che le misure siano orientate soprattutto alle PMI, che costituiscono il cuore pulsante del tessuto produttivo italiano. Inoltre, la semplificazione burocratica gioca un ruolo cruciale: senza procedure snelle ed efficaci, c’è il rischio che queste risorse non arrivino a chi ne ha più bisogno”. In sostanza, il successo di questo piano dipenderà dalla capacità di trasformare le opportunità in realtà, abbattendo barriere burocratiche e creando un ecosistema favorevole all’innovazione.

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Redazione Corporate Community

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