Wave Project srl: la rivoluzione quantistica in agricoltura

Nata a febbraio 2024 in provincia di Trento, Wave Project srl è una giovane startup fondata dall’ingegnere Flavio Frigo, insieme a Francesco Comini e Alberto Simone, con un obiettivo ambizioso: sconfiggere il colpo di fuoco batterico attraverso una tecnologia totalmente ecologica, senza uso di fitofarmaci, basata sull’emissione di frequenze quantistiche. Il cuore dell’innovazione è il progetto EPS-ERAM – Ecologic Pesticide System – Erwinia Amylovora, parte del più ampio “Metodo EPS”, un sistema nato per combattere in modo selettivo parassiti e patogeni in agricoltura e in ambienti urbani, preservando la salute umana e animale.
Il nemico: Erwinia amylovora
Il colpo di fuoco batterico, causato dal batterio Gram-negativo Erwinia amylovora, è tra le malattie più devastanti per piante come meli e peri. Attualmente non esistono cure efficaci, e il protocollo fitosanitario prevede l’abbattimento di tutte le piante infette e di quelle vicine, con danni economici rilevanti per gli agricoltori.
“Abbiamo deciso di agire dove la chimica fallisce: nel DNA della malattia. Il nostro dispositivo non uccide con veleno, ma con fisica”, spiega Flavio Frigo, fondatore di Wave Project.
La soluzione: frequenze quantistiche e onde elettromagnetiche
Il sistema EPS-ERAM impiega emettitori di onde radio MF (media frequenza) che interagiscono con la struttura molecolare dei batteri, portandoli alla devitalizzazione. È una forma di risonanza molecolare studiata in collaborazione con l’Università di Trento, di Verona e la Fondazione Edmund Mach, e validata in laboratorio. Le onde sono generate da dispositivi autonomi alimentati a energia solare o batterie a lunga durata, controllati da un’applicazione mobile. Possono funzionare 24 ore su 24, in qualsiasi condizione climatica, senza intervento umano.
Escherichia coli e risonanza: un’alleanza inattesa
Non solo Erwinia. Durante la ricerca, il sistema EPS ha dimostrato efficacia anche contro Escherichia coli, batterio solitamente dannoso, ma utilizzato come “tracciante biologico” per sperimentare la precisione delle frequenze.
“Abbiamo messo in risonanza batteri che non rispondono ai fitofarmaci, con risultati sorprendenti. La natura non è solo chimica, è anche frequenza,” racconta Frigo.
Un progetto in espansione, con un modello di business scalabile
L’implementazione del progetto prevede una fase pilota nel Nord Italia, con penetrazione di mercato stimata dal 1% il primo anno al 24% entro cinque anni. Il modello commerciale si basa su un abbonamento annuale e servizi in franchising (EPS POINT) per installazione e manutenzione. Sono già stati investiti oltre 270.000 euro, con un budget previsto di 3.865.000 euro per lo sviluppo completo in quattro anni, e un breakeven previsto nel quarto anno di attività.
Obiettivo 2025: capitali e brevetti
Con 81 brevetti internazionali alle spalle, Flavio Frigo guida la startup nella fase più importante: la raccolta di investimenti per industrializzare il prodotto, espandere le ricerche e ottenere le certificazioni internazionali.
“Il 2025 sarà l’anno della crescita. Cerchiamo investitori, anche istituzionali, per fare il salto di qualità e portare la tecnologia nei campi di tutto il mondo,” afferma Frigo.
Il sistema è già brevettato in Italia e in 35 Paesi, e punta a diventare una soluzione standard nei consorzi agricoli, nei sistemi assicurativi e nelle colture biologiche.
Un futuro senza veleni, con la scienza dalla parte della natura
La visione di Wave Project è chiara: sostituire i fitofarmaci con la scienza, tutelare la salute pubblica e riportare l’agricoltura verso la sua vera natura: pulita, sicura e sostenibile.
“Vogliamo tornare a mangiare un frutto colto dall’albero, senza paura. Questo è il nostro obiettivo,” conclude Frigo.